Domaine d’Ardhuy Corton-Charlemagne Grand Cru « La Vigne Dieu » 2015

Denominazione: Corton Charlemagne Grand Cru
Vigneto: Les Languettes
Contenuto: 75 Cl
Colore: bianco
Varietà: Chardonnay

Aspetto: oro pallido con riflessi verdognoli
Naso: delicato, mela cotta, agrumi, ananas, lime, ginepro e cannella
Palato: ricco, potente ed equilibrato, notevole acidità e persistenza
Sentore di legno: moderato
Abbinamenti: fois gras, aragosta, carni bianche, formaggi erborinati

Il vigneto
“La Vigne-Dieu” (alias “Les Languettes”) è situata in cima alla collina di Corton, ad un’altitudine tra 315 e 325 mt.

L’esposizione
L’esposizione a sud-sud-est permette alle uve di maturare in modo ottimale approfittando del sole sin dalle prime ore del mattino. La combinazione ideale tra altitudine ed esposizione sviluppa una perfetta armonia di zuccheri e acidità, tra ricchezza e freschezza.

Terroir
Terreno marnoso calcareo dalle tonalità chiare, tipiche dei grandi terroir bianchi.
Il terroir dona a questo vino una grande mineralità. La tensione si unisce alla ricchezza per regalare un vino complesso. Audace e lungo, minerale e vibrante di energia, questo Grand Cru “d’anthologie” combina meravigliosamente tutto ciò che fa un grande vino bianco di Borgogna.

Terroir
Particolarità della Vigne Dieu rispetto al classico Corton Charlemagne è la selezione dei succhi alla spremitura. Degustando i succhi all’uscita della pressa (solamente 300g circa di pressione) si selezionano i migliori per estrarre la quintessenza di questo terroir eccezionale.
Entonnage subito dopo la selezione.
Affinamento in botte.

Etimologia

“Questo appezzamento ad Aloxe-Corton apparteneva alle Dame dell’Abbazia di Lieu Dieu a Marey-lès-Fussey, nelle Hautes-Côtes de Nuits, e si chiamava “Vigne-Dieu”.
Questa abbazia fu fondata da Eudes le Vert de Vergy intorno al 1130, e fu ammessa all’Ordine di Cîteaux, intorno al 1190.
Fu durante la Rivoluzione francese che cambiò nome divenendo “Les Languettes” eliminando così il riferimento alla religione.
Questo nuovo nome deriva dalla sua forma allungata che ricorda quella di una lingua. Segue la forma arrotondata della collina di Corton, intorno al Bois de Corton ed è lunga e stretta terminando a punta.”

fonte: “Climats et lieux-dits des grands vignobles de Bourgogne” by Marie-Hélène Landrieu-Lussigny and Sylvain Pitiot, Éditions du Meurger & Éditions de Monza, 2012.

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